Al Lettore
Scrivo …
Scrivo perché non so pensare.
Spesso rinnego il pensiero,
quella piccola piaga dell’essere.
Ma una mente vuota
non è mente,
una colma è dolente.
Con la calma rassegnata
di chi ha perso tutto
e non vuole niente
accetto l’insensatezza
delle cose e di noi,
quella percettibile
mancanza di sostanza.
Non posso condividere
l’eternità di una vita
con un estraneo:
fallito matrimonio
come tanti.
Eppure non riesco a pensare
quando l’inquilino che è in me
mi si siede davanti
senza dir nulla,
con la freddezza di chi non è.
Gli occhi fissi nel buio.
Non riesco a dir nulla:
e le ombre intorno a noi
bisbigliano.
Così scrivo.
Se scrivo posso, riesco
a guardarlo negli occhi.
Nel nero della sua pupilla
imbevo la penna,
inchiostro crudele.