Diagnostica integrata delle leucemie acute

Quando il mio carissimo allievo Sergio Amadori, anche a nome di Vincenzo Ammaturo, mi ha chiesto di presentare il volume “Diagnostica Integrata delle Leucemie Acute” ho accolto con piacere l’invito. Non immaginavo, però, di leggere con tanto interesse il testo e di trovarlo di grande utilità non solo per gli ematologi e per i laboratoristi, ma anche per tutti gli internisti che vogliono aggiornarsi su un tema così affascinante.
Sono sicuro che il volume rappresenti una chiara visione del significato di una corretta diagnosi, che tenga conto non solo della morfologia ma anche della caratterizzazione fenotipica e dei risultati delle indagini citogenetiche e molecolari, come premessa per un approccio terapeutico corretto e quindi efficace.
Soltanto l’identificazione del tipo di leucemia acuta e dei blasti che la caratterizzano consente, inoltre, di valutare la risposta terapeutica e, nei casi in remissione completa, di eseguire un corretto follow-up per la diagnosi precoce di una eventuale recidiva.
Auguro al libro di Amadori ed Ammaturo, alla cui stesura hanno collaborato validissimi co-Autori, la fortuna che merita ed ai lettori, che saranno senz’altro numerosi, di poter diventare degli esperti nella diagnostica delle leucemie acute.

Prof. Franco Mandelli
Ordinario di Ematologia
Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

Il secolo che si è appena concluso è stato caratterizzato da importanti conquiste che le scienze biologiche hanno ottenuto in vari campi. Si è avuto lo straordinario miglioramento della diagnosi e della terapia delle neoplasie, delle leucemie e dei linfomi; la conoscenza dei geni e del genoma; l’inseminazione artificiale, la clonazione; i successi nei trapianti di organo e di midollo osseo; maggiori informazioni sull’azione, sul metabolismo e la tossicità dei farmaci (in special modo gli antiblastici) e sulla loro azione nelle varie fasi del ciclo cellulare per una migliore efficacia dei protocolli polichemioterapici – farmaci più numerosi e più efficaci di quelli a disposizione degli ematologi fino a 10-15 anni orsono –; tutto ciò ha permesso una qualità di vita nettamente migliore e l’allungamento dei tempi di sopravvivenza per gli emopatici, fino ad arrivare al 70-75% di guarigione nelle leucemie linfoblastiche acute ed un netto miglioramento nei linfomi (H e NH) e nei mielomi, anche perché è stato possibile un miglior iter terapeutico.
È stato possibile ottenere tutto questo anche grazie ai grandi passi che sono stati fatti nella diagnostica delle leucemie e dei linfomi.
Ormai appartiene alla storia lo studio esclusivo della morfologia dello striscio periferico e midollare: quante ore trascorse al microscopio con occhi attenti – e stanchi – per poter distinguere le leucemie linfoidi e non linfoidi. Certamente un’inversione di tendenza è avvenuta con la Citochimica prima e con l’Immunofenotipo e la Citogenetica poi. E poi si è avuta la classificazione FAB, che ha rappresentato una pietra miliare nella diagnostica e nella differenziazione delle leucemie linfoidi e mieloidi (non linfoidi).
Alcuni di noi, nel 1991, hanno contribuito alla pubblicazione di una monografia, la prima in Italia, di “Citochimica Ematologica”, che ha riscontrato un grosso successo tra gli ematologi che hanno avuto la ventura di averla tra le mani.
Ora, nel pensare ad una nuova edizione, abbiamo creduto opportuno aggiungere anche la Citogenetica e l’Immunofenotipo per poter essere più completi ed al passo con i tempi per l’acquisizione di nuove metodiche.
Nel dare alle stampe questa pubblicazione, che siamo sicuri potrà interessare non solo i Colleghi ematologi, ma anche medici e studenti amanti dell’Ematologia, per il notevole ed esauriente numero di immagini di cellule, di grafici di immunofenotipo e di citogenetica, siamo certi che il lettore attento e competente comprenderà lo sforzo sostenuto per presentare un volume che dia la possibilità ad un maggior numero di studiosi di accedere a queste informazioni, oggi così importanti, per chi si accosta seriamente al malato ematologico.

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